PARROCCHIA DI GAIARINE: si è svolto nella chiesa parrocchiale il raffinato concerto dei Cantori di San Tomaso di Canterbury
Domenica 1° dicembre, alle ore 17.00, nella chiesa parrocchiale di Gaiarine, si è svolto il concerto corale dei Cantori di San Tomaso di Canterbury, dal titolo “Prophetiae Sibyllarum”. Una serata magica all’insegna del canto polifonico, in attesa del Natale
Per vedere l’intera locandina, clicca sull’immagine.
Nel concerto, che ha avuto una buona partecipazione di pubblico, i Cantori di San Tomaso di Canterbury hanno eseguito la raccolta “Prophetiae Sibyllarum”, capolavoro del repertorio rinascimentale “a cappella” di Orlando di Lasso. All’esecuzione corale dei brani si è alternata la lettura di testi, presi da più fonti.
Carrellata di immagini
(fonte: foto e video di don Fabrizio Casagrande)
Orlando di Lasso: Prophetiae Sibyllarum
Capolavoro del repertorio rinascimentale “a cappella”, Prophetiae Sibyllarum è una raccolta di dodici mottetti a quattro voci (SATB) pubblicata postuma nel 1600.
Poco si conosce di questa collezione, neanche l’esatta data di composizione che tuttavia viene collocata tra il 1558 e il 1560 con riferimento all’unica versione sopravvissuta: un insieme di quattro manoscritti – uno per ogni singola voce, com’era in uso durante il Rinascimento – posseduti dal duca Alberto V di Baviera, ciascuno dei quali contiene un ritratto del compositore con la didascalia “Orlando di Lasso a 28 anni di età”.
Per la scrittura raffinata e l’intensa espressività, Prophetiae Sibyllarum può essere considerata l’apice della cosiddetta musica reservata, prassi vocale esecutiva in voga soprattutto in Italia e nella Germania meridionale nella seconda metà del XVI secolo; questo termine viene usato per la prima volta da Adrianus Petit Coclico nel suo trattato di teoria musicale “Compendium musices” pubblicato nel 1552.
I dodici mottetti sono introdotti da un Prologo, Carmina cromatico, con il quale si annuncia che: “Le polifonie cromatiche che ascolti sono quelle dei misteri della nostra Salvezza, predette molto tempo fa da tutte le Sibille in trance profetica“.
L’intenso cromatismo cui ricorre Orlando di Lasso ha lo scopo di evidenziare l’effetto antico, segreto, insolito e misterioso dei testi poetici, tratti da opere letterarie dell’antichità con riferimento alla nascita, la vita, e la morte di Gesù. Ogni mottetto è intitolato ad una specifica profetessa.
(fonte: diesis&bemolle)